La tosse è da sempre una sintomatologia molto diffusa.
Con un’incidenza nella popolazione tra il 5% e il 40%, ha sempre rappresentato una delle cause principali per cui un paziente si rivolge al farmacista oppure al proprio medico di medicina generale. Le misure di distanziamento adottate per contrastare la diffusione del Covid ha ridotto la maggior parte delle sintomatologie da raffreddamento, delle forme simil-influenzali e lo stesso vale per la tosse. Con la ripresa però di tutte le attività in presenza la situazione si è complicata e con la varietà dei virus in circolazione frequentemente si evidenziano coinfezioni virali.
I virus sono la causa del 95% dei casi delle infezioni respiratorie acute nei mesi invernali.
Se ne contano all’incirca 300. Dai rinovirus, che causano il raffreddore, al virus respiratorio sinciziale
VRS, l’agente eziologico frequentemente causa di bronchiolite e di polmonite infantile.
E poi ci sono i coronavirus, causa anche di infezioni intestinali, ma meno pericolosi dei SarsCoV2.
Chiaramente l’incidenza delle infezioni virali è maggiore d’inverno, quando il freddo è intenso e prolungato.
Il sintomo Tosse
Durante la giornata può verificarsi qualche colpo di tosse a causa di inquinanti ambientali, di profumi oppure di odori pungenti e intensi. Tra i motivi più frequenti ci sono le infezioni causate da virus o batteri, in particolare in età pediatrica per tracheiti, laringiti, bronchiti, bronchioliti, polmoniti.
Perché tossiamo?
La tosse è un meccanismo riflesso fisiologico delle vie aeree suscitato da stimoli di diversa natura come polveri, inquinanti, sostanze irritanti o disepitelizzazione della mucosa in caso di infezioni.
La tosse rappresenta quindi un sistema di difesa del nostro corpo a scopo protettivo, in quanto ci è utile a liberare le vie respiratorie, superiori o inferiori, da elementi estranei.
Il meccanismo della Tosse
È un meccanismo riflesso avviato da un’irritazione chimica o meccanica della faringe, della laringe o dell’albero tracheobronchiale che provoca una profonda fase di inspirazione di aria con chiusura temporanea della glottide, segue una compressione del torace con aumento della pressione endoalveolare, apertura rapida della glottide con fase espulsiva dell’aria e la creazione di un flusso di aria intenso e veloce, che può raggiungere anche i 300 m/s. A ciò si accompagna un innalzamento del palato molle con occlusione del rinofaringe.
Tosse iatrogena e tosse secondaria
La tosse può insorgere anche come causa secondaria, da specifiche malattie oppure legata all’uso di alcuni farmaci. Di seguito le cause più frequenti.
Nei fumatori è un sintomo frequente, dovuto all’effetto irritante delle sostanze che si formano dalla combustione del tabacco sulla mucosa bronchiale, inducendo una tosse che può diventare cronica. La tosse permane anche smettendo di fumare. Infatti, tossine e catarro accumulati negli anni nei polmoni vengono espulsi pian piano attraverso il muco. Un meccanismo fisiologico di detossificazione che può durare per settimane, anche diversi mesi, pur osservando nel tempo una graduale diminuzione fino a scomparsa. Eucalyptus e Thymus vulgaris sono utili nella gestione della fastidiosissima tosse, del mal di gola e del muco che spesso subentrano dopo la sospensione delle sigarette.
Nel reflusso gastroesofageo la risalita di materiale acido dallo stomaco verso l’esofago fino alla trachea può portare a un’irritazione cronica e anche marcata delle mucose delle vie aeree superiori.
In questo caso la tosse può essere un sintomo sentinella nell’evidenziare questo disturbo: quando compare una tosse secca, continua, presente in particolare dopo il pasto, che migliora al mattino e peggiora la sera da sdraiati, accompagnata da altri sintomi come mal di gola, rigurgito acido, raucedine, respiro affannoso, bruciore alla bocca dello stomaco e difficoltà digestive. Per gestire la tosse della malattia da reflusso occorre un approccio mirato alla totalità della sintomatologia del paziente. (linking reflusso Maggi et al.).
Un effetto indesiderato comune degli ACE-inibitori (ACEI) come captopril, ramipril, enalapril, perindopril e lisinopril è una tosse secca e stizzosa.
Il Beclometasone è un corticosteroide ampiamente utilizzato per ridurre l’edema delle vie respiratorie in caso di asma, disturbi polmonari, ma anche per prevenire il fiato corto, il respiro sibilante, l’oppressione toracica. È utilizzato anche nelle allergie, nelle affezioni infiammatorie delle cavità nasali e del tratto rinofaringeo, per ridurre i polipi nasali e prevenirne la ricomparsa dopo intervento chirurgico. Ma non tutti sanno che tra gli effetti collaterali più comuni, se assunto per via orale può irritare o seccare bocca e gola e scatenare tosse con difficoltà e dolore nel parlare, mentre assunto per via nasale può causare mal di testa, mal di gola, starnuti, epistassi, irritazioni e secchezza nasale.
La tosse allergica è un sintomo legato a diverse malattie su base allergica che coinvolgono le vie respiratorie. Essa si può presentare sia come tosse secca persistente sia come tosse grassa, caratterizzata dalla presenza di catarro. Difficile da eliminare, crea non poco disagio ai pazienti che ne soffrono. In più, questo tipo di tosse spesso si intensifica la notte probabilmente per il contatto con allergeni come acari o pollini del cuscino, componenti dei detersivi o ammorbidenti per la biancheria del letto. In questo caso il trattamento della tosse non può prescindere dalla cura della malattia allergica.
La tosse nervosa
Chiamata anche tosse psicosomatica o sindrome da tosse somatica dovuta alla somatizzazione di stati di ansia e stress. Questo tipo di tosse coinvolge un po’ tutte le fasce di età sebbene ci sia una maggiore incidenza in età giovanile, tra i 4 e i 15 anni. È una tosse prevalentemente diurna, tosse secca e persistente, che non risponde alle comuni terapie farmacologiche proprio perché la causa è da ricercarsi in situazioni di malessere generalizzato, dovuto a tensioni emotive come ansia scolastica, rabbia, costrizioni, bassa autostima, difficoltà familiari, difficoltà a socializzare.
Tosse da raffreddamento e di tipo influenzale
Con il sopraggiungere della stagione invernale, abbassandosi le temperature, nelle infiammazioni della gola, delle prime vie aeree e delle malattie da raffreddamento, le mucose irritate innescano il meccanismo della tosse. Con la produzione di catarro, il volume di muco crea un vero e proprio ostacolo al flusso di aria, complicando la tosse.
Quando siamo sdraiati o dormiamo, le vie respiratorie sono compresse, le mucose delle vie aeree superiori non mantengono la sufficiente idratazione aggravando l’irritazione e complicando la normale respirazione. Inoltre, in caso di catarro la posizione supina aggrava la condizione con il depositarsi del muco lungo le vie respiratorie e la tosse aumenta di frequenza nel tentativo di liberare le vie aeree.
Quando la tosse deve mettere in allarme
Una forte tosse, insistente e persistente, accompagnata da produzione di muco abbondante e consistente, di colore diverso dal trasparente o chiaro-bianco, accompagnato eventualmente da febbre e sensazione di mancanza di fiato può essere indicativo della presenza di una bronchite, acuta o cronica. La bronchite acuta è di solito di origine virale o batterica ed è un’infezione dei bronchi, accompagnata da tosse insistente, sintomo di esordio. Questo tipo di tosse è primariamente di competenza del medico di medicina generale che valuterà mediante una visita, se necessario una radiografia del torace, la necessità della opportuna terapia. Con caratteristiche simili alle precedenti, la tosse può essere il sintomo di infezione ai polmoni, polmonite, o alla pleura, pleurite. Altre malattie possono provocare una tosse continua e insistente. In questi casi è richiesto un approccio specialistico ed esami approfonditi per arrivare ad una corretta diagnosi e poi alla scelta terapeutica più idonea, compresa una terapia naturale (linking terapia omeopatica secondo articolo in arrivo), se il quadro sintomatologico lo permette.
Tosse come sintomo da infezione Covid
Possiamo distinguere le caratteristiche della tosse da Covid-19 dalla comune tosse da raffreddamento?
La tosse da Covid è prevalentemente una tosse secca, irritativa, persistente che si accompagna a un respiro corto, dolori muscolari e talvolta anche febbre. La tosse da raffreddamento o da bronchite semplice è una tosse inizialmente secca ma nel tempo diventa produttiva, grassa, caratterizzata dalla presenza di muco, che può anche essere abbondante. La comparsa della tosse può essere un segnale precoce di malattia, prima che diventi severa, che se valutato in un contesto più ampio e completato da una accurata anamnesi consente di arrivare prima alla diagnosi. Va ricordato che quando ci sono manifestazioni cliniche chiare e importanti, diventa necessario fare un tampone quanto prima.